Per la prossima stagione Faenza Basket Project affida nuovamente la sua prima squadra maschile a Stefano Morigi, per mettere in pratica quello che per noi è sempre stato un obbiettivo primario, cioè creare spazio per i giovani delle nostre Under. Abbiamo incontrato Mek per qualche domanda estiva, e ci sembra come sempre carico e con le idee chiare.
- “ciao coach, la stagione passata si è conclusa anzitempo, cosa ti aspettavi dal finale di stagione?
“Terminare la stagione anzitempo ha lasciato, credo come per tutte le altre realtà sportive, un senso di incompiutezza. Anno scorso è stata una bella sfida. Io ero l’allenatore nuovo, diversi giocatori arrivavano da esperienza diverse, altri erano cavalli di ritorno in squadra o da anni di inattività e ci abbiamo aggiunto un primo inserimento di under 18 in rosa; inoltre abbiamo convissuto per tutti i primi mesi con un po’ di inconvenienti che non ci hanno permesso di lavorare al completo, quindi mi aspettavo una partenza complessa. Eravamo in crescita e lo stop con Ozzano ci lascia un bel punto interrogativo: poteva fortificarci ulteriormente e provare a puntare insieme a vincere i playoff? Io voglio pensarla così, con una risposta affermativa a tale domanda.
- “invece come immagini la ripresa a livello fisico e soprattutto mentale?”
” Abbiamo terminato l’attività senior a fine febbraio, la ricominceremo ancora non si sa quando, quindi mi auguro che si rientri con la giusta attenzione e motivazione. Sarà un anno difficile per tutti. Sei, sette o forse ancora più mesi di inattività sono tanti da gestire, quindi la prima cosa che mi preoccuperà principalmente sarà recuperare la condizione fisica e le sensazioni mentali nell’ approccio all’ allenamento e alla partita.
- “domanda perfida: vuoi anticipare qualche novità della prossima stagione?”
” L’anno prossimo ci sarà una riduzione del numero dei senior presenti all’interno del gruppo cercando di ringiovanire la rosa e dare qualche spazio e opportunità ai ragazzi dell’under 18 Gold, poi starà a loro meritarsi, con le loro qualità, più o meno convocazioni, più o meno minuti in campo e conseguentemente più o meno responsabilità all’interno del gruppo prima squadra. Speriamo che sia un trampolino di lancio per ognuno di loro ed una speranza per i ragazzi che ci sono dietro dall’ under 16 a scendere. Vorrei che arrivassimo a migliorare la fase difensiva (grossa lacuna della scorsa stagione) e la fase di contropiede (altra grossa mancanza), per farlo apporteremo qualche variazione, sia in termini di ruoli, che in termini di tattica di gioco e di brillantezza fisica.
- “il tuo impegno in Basket Project è ormai totale: are you ready?”