Faenza Basket Project cede l’accesso alle semifinale a Selene S.Agata dopo una gara combattuta, con tutti i mezzi a disposizione; la gara ha però evidenziato alcune piccole mancanze, che sommate alle differenze fisiche hanno creato il gap vincente per i padroni di casa.

Il risultato non è quello del campo, perché fino a pochi minuti dal termine la partita girava con 5 / 10 punti di vantaggio per S. Agata, che ha comunque sempre tenuto in mano l’incontro e non si è mai dovuta preoccupare. Nel finale poi Faenza molla, esausta, e il divario aumenta.

La partita inizia in scioltezza, e al contrario di gara due arrivano punti  da entrambi gli attacchi. Due triple per parte nei primi dieci minuti, gara intensa e parziale di 18 a 17 che fa divertire il numeroso pubblico. Santo a lungo assente per un colpo ad un occhio, che lo tiene in spogliatoio per le dovute cure.

Il secondo quarto vede S. Agata ipotecare il match, anche se sembra presto per dirlo; questo perché Faenza lavora per costruire buoni tiri e deve faticare contro la difesa FISICA dei locali. Al contrario, S. Agata si gode gli spazi a disposizione per armare il tiro pesante; Difensivamente non possiamo reggere certe marcature, la palla circola fuori dall’arco e ne nascono 5 triple che sui 18 punti totali del quarto frustano il morale bianconero, soprattutto perché arrivano da 5 tiratori diversi. Faenza prova a rispondere in coro, l’unico che piazza un tiro pesante è Catani, ma il totale del quarto dice 11, per il più 8 Sant’Agata.

Dopo l’intervallo i ragazzi di Saragoni hanno ancora voglia di spingere, e lo fanno con grande cuore e buone azioni. Quando poi arrivano in lunetta,  sfruttano i liberi meglio che in gara due ma qualcosa manca ancora, e sommato a qualche dentro-fuori non consente a Faenza di completare la rimonta; dal meno 4 i padroni di casa ci rimettono a meno 10 in due minuti, per poi concludere il quarto sul 57 a 50.

Con la lancetta dell’energia quasi in riserva, ci buttiamo nell’ultimo quarto senza più la lucidità che ci ha tenuti in partita, e complice anche la facilità con cui S. Agata trova il fondo della retina, resistiamo pochi minuti prima di crollare sotto i colpi di Baldrati e compagni. Non si segna più, perché la difesa locale è ancora tonica e la fortuna ci volta definitivamente le spalle, fino a culminare nell’incidente di gioco che vede il nostro Ghetti tornare a Faenza in ambulanza col naso fratturato, in seguito a un colpo accidentalmente rimediato tentando un recupero.

Più che una conclusione sull’incontro, vorremmo lasciare anche in questo articolo una conclusione su questo primo anno di vita: pubblichiamo infatti una foro di settembre, dove si pensava ancora alla prima divisione. Da quel giorno di strada se n’è fatta tanta, e soprattutto in un girone di ferro come quello emiliano. Di quei ragazzi, non c’è più nessuno come quel giorno della foto, perché tuti sono cambiati, in meglio, e tanto, sia in campo che umanamente, e basta guardare una partita da bordocampo per capire quanto siano da ammirare questi giocatori. E la gioventù della squadra, se da un lato ci ha forse penalizzato in esperienza o fisicità in alcune situazioni, resta motivo di orgoglio per aver dato loro questa possibilità, sfruttata al meglio di quanto ognuno potesse fare. Complimenti davvero, e nessuno escluso.  Grazie anche a Francesco Russo, infortunato alla prima partita, e ai ragazzi che ci hanno spesso aiutato in allenamento. E concludiamo qui, perché non è questo l’articolo dei ringraziamenti.

Tabellini:

S.Agata: Montanari 6, Valli, Esposito, Gaddoni 9, Pirazzini 5, Vignudelli 7, Cirillo 4, Mastrilli 7, Brignani 4, Baldrati 13, Vistoli 7, Camorani 10. All. Lanzi Ass. Colombi

Faenza: Troni 11, Santo 7, Dal Monte 1, Catani 7, Caroli, Pantani 4, Morsiani 11, Ghetti, Bombardini 7, Villa 6, Fabbri. All. Saragoni

Parziali 18/17 18/11 21/22 15/4

Arbitri: De Pasquale e Gasperini