

(12:16/10:11/2:22/9:14)


D’ora in poi dovrebbe cominciare un “altro campionato” con squadre come Medicina, Grifo e Virtus Imola che saranno decisamente partite in cui non potremo concederci pause di nessun tipo.


(15-16; 14-10; 20-18; 12-16; 2-8)

Bertinoro: Zanetti, Mercuriali 3, Ragizi 5, Foschi 25, Manoni 12, Razzini 7, Rossi, Stefan 17. Coach Solfrizzi

Chiarini e compagni iniziano subito col piede giusto l’incontro trovando con continuità il fondo della retina. Bertinoro si affida al duo Foschi-Stefan e risponde colpo su colpo ai padroni di casa chiudendo il primo quarto avanti sul 15-16. Nel secondo tempo, il debuttante, Davidson fa saltare in piedi la panchina con 5 pti consecutivi e grazie ad alla maggiore attenzione in difesa Faenza ribalta il risultato e chiude sul 29-26 il primo tempo.
Nella ripresa le difese lasciano spazio agli attacchi; Minelli in formato MVP segna 12 pti nel 3Q e guida i padroni di casa, ma i ragazzi di Solfrizzi non mollano e grazie anche alle numerose disattenzioni difensive dei manfredi rimangono a contatto sul -5, 49-44. Nel quarto parziale Foschi prende per mano Bertinoro e ricuce il distacco. Faenza è inceppata e fatica a trovare la via del canestro. Il finale è al cardiopalma, con sorpassi continui. A pochi secondi dalla sirena Chiarini si prende la responsabilità dell’ultimo possesso, ma purtroppo non va a fine. 61-61 è overtime!
Di fatto Faenza sparisce e segna solo 2 punti nei 5 minuti del supplementare, mentre il solito duo Stefan-Foschi portano alla vittoria i compagni.
Bella prestazione di Faenza dopo quasi 3 mesi dall’ultima partita disputata, peccato per la scarsa concentrazione difensiva e della bassissima percentuale ai liberi (3/14).








Ai magnifici 7 stasera non si poteva chiedere di più, un bel peccato, mercoledì turno infrasettimanale, appuntamento per ritrovare la vittoria.


(19-4,19-16,17-10,15-17)

La partita, per i restanti 3 quarti, è stata più equilibrata ma senza mai vedere compiere una rimonta utile per riaprire le speranze di vittoria



(18-11; 8-14; 12-24; 26-17)

Faenza: Nanni 2, Chiarini, Beltrani 20, Stella 2, Ronchi 2, Calderoni 14, Silvestrini 2, Moriconi 8, Melandri M., Umba 16, Arcolaci, Melandri G.. Coach Ceroni

L’inizio di partita non è dei migliori per Faenza che ha difficoltà ad adeguarsi alla fisicità difensiva dei padroni di casa trovando spesso tiri fuori equilibrio e ritmo. La difesa fatica ancora a svegliarsi e lascia ampi spazi ad Ozzano che chiude il primo quarto sul 18-11.
Nel secondo quarto Faenza sale di livello nella metà campo difensiva concedendo solo 8 pti ad Ozzano (4 pti solo su azione). Come sempre la difesa da energia all’attacco e Faenza riduce il divario portato a referto sei giocatori. Al suono della seconda sirena il tabellone segna 26-25 per Ozzano.
Il terzo quarto, di solito punto debole, vede Faenza mettere in scena 10′ di buonissimo livello. La difesa continua a limitare l’attacco di casa, che si affida a Giovagnoni per rimanere in partita. Ma è in attacco dove Faenza mette in scena il meglio. Prima Calderoni (7) e Beltrani (5), poi Moriconi (5) ed Umba (7) guidano i compagni al vantaggio in chiusura di terzo quarto sul 38-49. Faenza ha l’inerzia nel match, ma i padroni di casa non ci stanno. Ozzano aumenta l’intensità difensiva e causa anche un calo di attenzione di Faenza piazza un 7-0 che porta i padroni di casa sul -4. Umba con un 2+1 e Beltrani con 1/2 ai liberi per l’espulsione di Iannuzzo sbloccano Faenzadando di fatto un calcio alla paura di portarsi a casa la vittoria che manca da tanto tempo. Beltrani copisce da oltre l’arco ad un ispiratissimo Giovagnoni che si è caricato di fatto tutta Ozzano sulle spalle. La partita prosegue punto a punto fino al finale nel quale Faenza deve fare a meno di Umba uscito per falli. Calderoni fa 1/2 dalla linea della carità e porta avanti Faenza sul 61-63. Silvestrini, anonimo fino al quel momento, segna da sotto per il +3. Giovagnoni in uscita dal time out segna per il -1 contro un ottima difesa di Ronchi. Time out per Faenza con 6.8 secondi sul cronometro. Rimessa offensiva che arriva nelle mani di Beltrani che subisce il fallo sistematico da parte di Ozzano; 1/2 ai liberi e +2.
Ultimo possesso per i patroni di casa e difesa organizzata per Faenza. Palla in mano al solito Giovagnoni che complice un errore difensivo di Faenza si trova con ampio spazio anche per piazzare la tripla per vincere la partita. Silvestrini però recupera la posizione e costringe l’attacco di casa a un tiro contrastato da dentro l’area che non trova la via della retina. Il suono delle sirena fa saltare la panchina bianco-nera che festeggia così un’importantissima vittoria.
Complimenti a tutti i ragazzi per aver dimostrato quello che possono realmente fare in una partita se l’atteggiamento è quello giusto.
Ultimo possesso per i patroni di casa e difesa organizzata per Faenza. Palla in mano al solito Giovagnoni che complice un errore difensivo di Faenza si trova con ampio spazio anche per piazzare la tripla per vincere la partita. Silvestrini però recupera la posizione e costringe l’attacco di casa a un tiro contrastato da dentro l’area che non trova la via della retina. Il suono delle sirena fa saltare la panchina bianco-nera che festeggia così un’importantissima vittoria.
Complimenti a tutti i ragazzi per aver dimostrato quello che possono realmente fare in una partita se l’atteggiamento è quello giusto.


(18:12/15:11/10:16/15:14)


Errori da ambo le parti non chiudono mai il match che i padroni di casa conducono praticamente per tutti e 40 i minuti di gara.
Sul -10 dell’intervallo parte la rimonta manfreda che trova un primo ostacolo in contropiede, con l’ennesimo infortunio stagionale, questa volta per Anghileanu. La rimonta si interrompe più volte sul -1, ma senza mettere la freccia vengono meno le energie mentali e anche quelle fisiche di Melandri (5ff) che riduce di fatto le rotazioni a 6 uomini. Diverse perse stupide ed il 14/16 complessivo ai liberi dei neroverdi di casa ci condannano ad un’inevitabile resa negli ultimi minuti.








Gli ospiti provano a risalire la china nel secondo tempo ma Imola è mortifera dalla linea da tre punti rispedendo al mittente ogni piccolo tentativo di recupero meritando ampiamente la vittoria.






15-17, 19-8, 7-9, 15-9


Si parte bene con Dapporto che realizza 19 dei 25 pt del primo tempo, ma il contributo giocato è da parte di tutti, sia in attacco che in difesa. Un parzialino di 6-0 in chiusura di quarto, ci mette sotto di 9 lunghezze (34-25). Nel terzo quarto arriva l’espulsione di Dapporto per somma di falli gravi, ma la squadra reagisce con una gran difesa, gioco di squadra e chiude il secondo tempo 20-18, perdendo di solo due punti. Peccato per la sconfitta, ma ci sono sicuramente tanti aspetti positivi da tenere in considerazione e su cui lavorare per il futuro, anche a breve termine.


(17-28; 9-18; 15-31; 12-30)

Bologna: Giorgio i 5, Notaro, Di Giovanni 5, Cavalli 10, Brogi 5, Minghini 4, Yermolayev 47, Malagnoni 7, Mattioli 6, Savioli 18. Coach Bacchilega-Carrera

Inizio tutto per Bologna che piazza un 11-0 di parziale e fa capire il perché é prima in classifica. Beltrani risveglia i compagni e con un Nanni ispirato il divario rimane limitato al -11 alla prima sirena. Nel secondo quarto Faenza limita parzialmente l’attacco fortitudine concedendogli solo 18 pti, ma pure il nostro attacco si blocca ed il divario aumenta. -20 all’intervallo, 26-46, con i nostri ragazzi che giocano senza troppe paure.
Nella ripresa Faenza gioca la carta della zona, che per qualche minuto paga, ma poi Yermolayev prende le misure e nel solo terzo quarto ne mette 16 sfruttando la sua maggiore fisicità. Il divario aumenta ma Faenza di fatto non molla fino a pochi minuti della fine quando ormai le forze sono finite. 53-107 il finale di una partita con tanti spunti positivi malgrado l’ampio divario.


(16:17/17:17/13:21/14:20)


Nel secondo tempo aumentano le perse e conseguenti recuperi castellani ed aumenta l’imprecisione al tiro, così il punteggio comincia a vacillare e pendere in favore degli ospiti che convertono diverse indecisioni. Si riesce a chiudere il gap fino al 51-55 nel quarto parziale, poi i rimbalzi in attacco, i soprannumeri e la precisione al tiro dei termali prevalgono per un -15 conclusivo, forse un po’ ingiusto nelle dimensioni dello scarto. Settimana prossima di nuovo in campo per un’altra bella partita, contro Compagnia dell’Albero.


(13:11/10:13/10:17/8:18)


Aumenta l’aggressività ospite, ma non aumentano i fischi, così da numerosi contatti ricevuti, non otteniamo mai passaggi in lunetta. Ad ogni modo si chiude 23-24 il primo tempo.
La partita è apertissima e partiamo bene con Tverdohleb per il 27-24, poi arriva la componente che non ti aspetti, purtroppo incorreggibile in allenamento in palestra e Bulzacca viene messo fuori partita.
Nel quarto periodo le cose, inspiegabilmente, peggiorano con gli antisportivi a Tverdohleb e Monteventi e complice l’ovvia stanchezza, viste le già ridotte rotazioni, la partita si avvia verso un finale inglorioso.
Nella partita patiamo l’infortunio di Albonetti e Gatto e abbiamo la conferma che se la fortuna si dice cieca, la sfortuna ci vede benissimo.
Speriamo, per il doppio impegno 4/6-apr, di recuperare qualche effettivo, viste le difficoltà attuali.


(12-8, 12-15, 12-17, 10-9)


L’inizio del terzo periodo è da incubo, con un parziale di 8-0 in un minuto e mezzo sembra far calare il sipario sul match, ma è a questo punto che i ragazzi cambiano faccia e grazie ad un ritrovato Bagnara e alle incuriosì di Zoli che si va all’ultimo atto avanti di 4 punti.
Nell’ultimo quarto sale in cattedra Manzone, che con 3 triple permette ad Imola di portare la testa avanti e siglare il momentaneo 43-40 e successivamente in risposta alla tripla di Albonetti il successivo vantaggio 46-43.
Da qui in avanti Faenza chiude le maglie difensive e grazie a due canestri di De Luca e ai rimbalzi difensivi di Ceccolini riesce a portare a casa una bellissima vittoria che oltre a rendere la classifica più dolce, proietta i ragazzi all’imminente derby di sabato prossimo.



Nel secondo invece sono i nero verdi a prendere l’inerzia, recuperarci e finire così all’intervallo sul risultato di 21-23.
Nel terzo quarto la partita rimane punto a punto con fiammate da ambo le parti, nel mentre iniziano ad arrivare i punti di Umba dopo una partenza lenta.
L’ultimo quarto regolamentare si caratterizza da una prima metà attenta in difesa e con un gioco più propositivo in attacco, dove prendiamo in mano la partita. Mentre gli ultimi minuti sono tempestati da scelte sbagliate, preferendo azioni personali rispetto ad un gioco collaborativo, che portano a molte palle perse, fino a culminare con il tiro sbagliato allo scadere da una buona posizione dentro l’area. Le squadre allo stremo lottano anche nei supplementari, dove fanno la differenza i tiri liberi e un’altro errore con un tiro da sotto che poteva sancire un nuovo supplementare.
