DINAMO SASSARI-E-WORK FAENZA 68-63

(parziali: 17-13 / 29-32 / 37-54)

Sassari: Raca 12, Carangelo 12, Kaczmarczyk, Hollingshed 17, Joens 18, Toffolo 2, Crudo 7, Spiga ne, Bebbu ne, Fara ne, Togliani. All: Restivo

E-Work Faenza: Franceschelli 9, Edokpaigbe 8, Niemojewska 2, Cvijanovic 4, Tagliamento 10, Peresson 3, Spinelli 6, Grande ne, Dixon 8, Brossmann 13. All: Seletti 

Arbitri: Daniele Alfio Foti di Vittuone (Mi), Umberto Tallon di Bologna (Bo) e Alexa Castellaneta di Bolzano (Bz)

Con un allucinante 9-31 in favore della Dinamo Sassari, finisce la stagione regolare dell’E-Work Faenza. Un Faenza capace di dominare letteralmente i due quarti centrali contro una delle prime 8 squadre del campionato, in Sardegna, lontano, lontanissimo da casa. Sul clamoroso +17 di fine 3° quarto la strada pareva segnata, ma la pazzesca mentalità agonistica di capitan Carangelo ha scrollato la negatività dalla mani delle compagne che si sono lanciate in un quarto periodo da favola. E’ certamente lei l’mvp del match, non tanto per i 12 punti, quanto per la determinazione con cui è scesa in campo dopo l’ultima pausa breve. Certo, fondamentali sono state anche le tre triple consecutive a metà frazione di Hollingshed, piuttosto evanescente fino a quel momento. Fondamentali anche i tanti punti iniziali (16 all’intervallo) di Joens che ha dominato largamente il primo parziale. 

Ma resta l’immenso amaro in bocca per un Faenza capace di giocare bene, senza strafare (nonostante qualche errore di troppo nel tiro pesante) e con le idee chiare: la squadra di coach Seletti gioca a mente libera, senza preoccupazioni eccessive legate alla classifica, ben consapevole che le “partite che contano davvero” ora sono quelle legate ai playout.

Di positivo per Faenza il rientro in campo, seppur graduale, delle tante infortunate che stanno recuperando (si spera) per il finale di stagione: da Dixon a Cvijanovic, passando per Spinelli e Niemojewska. Di positivo, va anche segnalato come tutte e 9 le atlete scese in campo per Faenza abbiamo sporcato il proprio tabellino, mostrando una buona qualità nelle decisioni e nelle responsabilità al tiro. Di tutte.

Un altro match gettato alle ortiche nei minuti finali: è una reale fotografia della stagione manfreda, macchiata fin troppo spesso da momenti di totale blackout che cancellano buone prestazioni.

Faenza si presentava alla palla a due con ben 8 sconfitte consecutive sulle spalle (ultimo successo a fine gennaio), mentre la Dinamo era in piena corsa per l’accesso ai playoff scudetto. Nella gara d’andata al PalaBubani vittoria sarda 74-68.

Alla palla a due per Faenza Niemojewska, Edokpaigbe, Franceschelli, Tagliamento e Brossmann, mentre Raca, Carangelo, Kaczmarczyk, Hollingshed e Joens per coach Restivo.

Avvio 5-0 per le sarde, quindi il primo cesto ospite porta la griffe di capitan Franceschelli dall’arco (5-3 al 2’), ma nei primi 4’ si registrano parecchi errori da ambo i lati, con un assist-gioiello di Tagliamento per il terzo tempo di Brossmann che trova il pari a quota 5. A metà frazione la tripla di Joens fissa l’8-5, segnando tutti gli otto punti sardi. Quindi un allungo 11-5 interrotto dai liberi di Brossmann, quindi l’E-Work impatta a quota 11 con la penetrazione di Tagliamento a 2’ dalla prima sirena. Toffolo, Joens e la rientrante Dixon firmano il 17-13 con cui si raggiunge la prima pausa breve. Joens chiude con 12 punti sui 17 complessivi della sua squadra. Faenza chiude il 1° quarto con 1/5 da 3 punti (contro 3/8 di Sassari) e 4/9 dalla media (contro 3/7).

Il 2° quarto si apre con la tripla di Edokpaigbe e l’ottimo assist di Peresson per Spinelli (20-19 per le locali), quindi ancora Edokpaigbe per il 23-21 e per il 23-23 (dopo ottima azione di Peresson e Spinelli) al 4’30”: coach Restivo, dopo qualche azione particolarmente confusa in attacco, ferma il gioco per il timeout a metà parziale. Ma al rientro in campo una Peresson mostruosa dagli 8 metri brucia la retina per il primo vantaggio faentino del match (26-23). Le locali appaiono spaesate e restano senza canestri per diversi minuti, fino al fallo antisportivo di Niemojewska su Joens (26-25). Franceschelli si inventa un gioiello sul pitturato e rimette tre punti tra le due squadre a 1’30” dall’intervallo, con Edokpaigbe che si mette in mostra anche per gli assist: a 1’ dalla fine la palla filtrante è per Dixon (30-27). Nell’ultimo possesso romagnolo di Dixon arriva il primo fallo nel quarto di Sassari, a dimostrazione della scarsa aggressività delle locali in difesa. All’intervallo ci si arriva sul 32-29 per l’E-Work Faenza. Faenza che, nel 2° quarto, migliora notevolmente la propria efficacia offensiva, anche grazie ad una buona gestione dei possessi palla nella metà campo locale: dopo 20’ 11/21 da 2 punti e 4/4 ai liberi, con 22 rimbalzi complessivi e 8 assist, anche se solo 2/7 dall’arco. Le locali replicano con 4/14 da 3 punti e 7/8 ai liberi, ma solo 5/21 da 2 punti, 20 rimbalzi e 6 assist. La squadra di coach Seletti, nel primo tempo, nonostante qualche svarione nella prima frazione, ha la capacità di mandare spesso in tilt sia la retroguardia che la fase offensiva delle sarde, troppo confusionarie in parecchie azioni, soprattutto sul pitturato. Faenza chiude il 2° parziale 19-12.

La ripresa si accende con le penetrazioni di Franceschelli e Niemojewska per il massimo vantaggio ospite fino a questo momento della gara sul +7 (36-29); Raca sveglia Sassari al 2’30” con la tripla del 34-38. Ancora lo scatto di Franceschelli per il 40-34 con il punto numero 9 del capitano, topscorer attuale della sa squadra. Appena superato la metà del parziale l’E-Work scappa sul 48-37 grazie ai canestri consecutivi di Edokpaigbe e due di Tagliamento. La vera forza delle romagnole continua ad essere quella di saper controllare e gestire la reattività delle locali che appaiono un po’ sulle gambe e scariche, soprattutto, a livello mentale. A 2’ dalla sirena Brossmann piazza dalla media il +13 (50-37), con le sarde che continuano a “litigare” pesantemente con il ferro: ancora Tagliamento prima da sotto quindi dalla lunetta chiude il quarto sul 54-37, invero un +17 piuttosto pesante. All’ultima pausa breve ci si arriva con un buon 20/34 da 2 punti, 8/8 ai liberi, 14 assist (contro 9), 33 rimbalzi (contro 24), anche se non è molto positivo il 2/9 dall’arco. Risponde Sassari con 6/22 da 3 punti, 7/8 ai liberi, ma, soprattutto, con un pessimo 6/26 dalla media distanza che facilita non poco la vita delle avversarie.

In avvio di ultimo quarto è capitan Carangelo a tentare di rilanciare le compagne (54-42 al 1’30”), con Hollingshed che infila tre triple pesantissime sul morale delle ospiti (58-51 al 4’). A metà frazione Faenza non riesce più a segnare e sul fallo in attacco di Spinelli, l’inerzia mentale del match passa totalmente nelle mani delle locali: al 5’ la tripla di Carangelo gela Faenza (58-56), con immediato timeout di coach Seletti. Dopo due quarti di totale controllo, l’E-Work si ritrova improvvisamente nuovamente punto a punto con le locali che ora appaiono molto più determinate e grintose. Dopo un paio di errori da ambo i lati è Spinelli a mettersi in proprio con un movimento sulla destra, subito ribattuto dalla tripla di Crudo (60-59). A cavallo del 7’ Raca sbaglia due tiri in due possessi consecutivi, ma dall’altra parte l’E-Work non conclude entro i 24”, regalando palla alle sarde a 2’30”. E Hollingshed punisce le avversarie con l’ennesima tripla che vale il sorpasso sul 62-60 a 2’10” dalla fine. Franceschelli sbaglia la tripla e Edokpaigbe commette fallo su Carangelo che realizza i due liberi per il clamoroso +4 a 1’50” dalla sirena finale. Dall’altra parte Tagliamento cerca di avvicinarsi a canestro ma nel “3 contro 1” non riesce né a passarla né, tantomeno a tirare, commettendo infrazione di passi. Dopo un errore a testa al tiro, arriva la tripla di Brossmann a 51” dalla fine, che rimette tutto in discussione sul 64-63. A 30” Carangelo sbaglia il tiro e sul rimbalzo di Raca arriva il fischio a Franceschelli per una stoppata al limite: nonostante le proteste, Raca si ritrova in lunetta dove è infallibile (2/2) per il 66-63 a 27” dalla sirena. La difesa di casa spende bene i due falli ancora a disposizione prima di entrare in bonus, interrompendo la manovra di Faenza che, a 10 secondi dalla fine getta alle ortiche la partita con il passaggio di Peresson intercettato da Carangelo, mvp morale assoluto del match. Che poi riceve il fallo antisportivo a metà campo di Brossmann. Finisce 68-63 per la Dinamo Sassari che aggancia l’8° posto in classifica. Per Faenza l’ennesima delusione stagionale resa ancora più amara dalla “vaporizzazione” del clamoroso vantaggio +17. Sassari chiude con 12/33 da 3 punti di cui 6 triple solo nel 4° quarto, contro il misero 3/13 delle ospiti. Molto meglio l’E-Work nelle scelte dalla media distanza 23/42 da 2 punti contro i 9/33 da 2 punti delle sarde. Faenza meglio anche nei rimbalzi (41 contro 33) e negli assist (16 contro 15).

Finisce la regular season dell’E-Work Faenza che si guarderà dal divano la prossima giornata per via del riposo previsto dal calendario. Poi partiranno i playout.

25^ giornata 

Dinamo Sassari-E-Work Faenza 68-63

Ragusa-Sanga Milano 73-54

Campobasso-S.Martino di Lupari 82-61

S.S.Giovanni-Virtus Bologna 49-60

Schio-Battipaglia 101-51

Roma-Brixia 76-73

Riposa: Venezia

Classifica: Venezia 40, Schio e Virtus Bologna 38, Campobasso 34, S.S.Giovanni 32, Ragusa 27, Roma e Dinamo Sassari 20, S.Martino di Lupari 18, Brixia 14, E-Work Faenza 8, Sanga Milano e Battipaglia 4.

Carlo Dall’Aglio

Ufficio Stampa Faenza Basket Project