COME LO INIZIAMO QUESTO ARTICOLO??

Esaltando la prestazione della squadra? parlando della tribuna con più faentini che riminesi? o in almeno altri 5 modi diversi, tutti incredibili e onesti, ma lo svolgimento dopo poche parole sarebbe lo stesso per qualunque titolo.

Se è vero che 10 giorni fa a S. Agata arrivò una vittoria che definimmo il traguardo stagionale, perché una volta raggiunti i Play Off abbiamo anche dimostrato chi siamo con un finale di campionato davvero impressionante, è altrettanto vero che la partita di ieri sera ci racconta una storia ancora più articolata, con trama e contenuti ancora più importanti;

Rimini non perdeva in casa dal 26 febbraio 2016. Frutto soprattutto di un campo da gioco davvero stretto, canestri scomodi, una di quelle palestre dove si gioca male davvero insomma; Per quanto riguarda la squadra invece la caratteristica che più si è fatta notare è l’atleticità di alcuni elementi che letteralmente sanno volare, producendo stoppate importanti anche sui nostri lunghi e conquistando rimbalzi.

Tutto il resto però è letteralmente sparito, nel corso di una partita iniziata bene per i padroni di casa e nel peggiore dei modi per noi, che perdiamo Catani per infortunio dopo 100 secondi di gioco. I gialloblu spingono forte e con Bomba e Del Turco producono un primo quarto da 18 a 12, più pesante da vivere che da leggere, perché noi perdiamo palloni stupidamente e puntualmente siamo puniti. Per faenza apre le marcature Bombardini sull’8 a 0 per Rimini, ma è Troni ad avere già la mano calda, dimenticando il polpaccio infortunato.

Nei secondi 10 minuti Faenza aumenta l’attenzione e ribalta il risultato portandosi a meno due: questa è stata la prima mossa vincente, perché abbassa l’entusiasmo riminese e inizia ad accendere i primi nervosismi. Pantani e Santo fanno il grosso dei punti, ma è tutta la squadra a macinare bene il gioco e a non commettere più gli errori iniziali, quasi sempre dovuti, come si diceva, ad un campo di gioco davvero scomodo;

La sensazione di svantaggio che si avvertiva a inizio gara è completamente svanita, il pubblico bianconero è on fire, e si riprende dopo la pausa lunga con la voglia di migliorare ancora, e con la consapevolezza di poterlo fare. Santo mette il piazzato del pareggio, Troni una tripla lacerante, poi ancora Santo e Bombardini dalla lunetta. Rimini non sa letteralmente come fare a contenere l’attacco faentino, che va a segno con tutti e da tutte le posizioni; i padroni di casa provano a farsi sotto con Tonini ma la bomba di Pantani spezza di nuovo le gambe ai locali, che chiudono il quarto segnando solo 11 punti contro i 25 di Faenza. 41 a 53, il pubblico impazzisce (ognuno per i suoi motivi) e Saragoni vuole chiuderla in fretta, anche perché la panchina più corta di Rimini porta un po’ di stanchezza sui volti degli avversari.

Si rientra per l’ultimo quarto con un filo di leggerezza che ci fa invece subire 3 canestri consecutivi, per i quali si chiama time-out; serve calma ma anche testa. Si passa da una sponda all’altra con tiri sempre precisi, ma Faenza risponde colpo su colpo all’attacco riminese e non perde il sangue freddo nemmeno quando si fa quasi raggiungere. Questa tranquillità è la seconda arma vincente di Saragoni & C, perché continuiamo a fare le cose giuste contrastando la frenesia di chi invece ha provato a recuperare ma senza successo; Si arriva al 40esimo in controllo, passando da un minuto di falli sistematici che mandano Troni in lunetta per il 4 su 4 finale che fissa il risultato sul 67 a 63 per Faenza.

Se chi ben comincia è a metà dell’ opera noi siamo al 51%, perché oggettivamente abbiamo tutto: testa, cuore, altruismo e tecnica. Serve “solo” ricordarselo, e mantenere tutti questi elementi in campo contemporaneamente. Rimini punisce ogni errore, ha una circolazione di palla mai vista prima in campionato, e disarmarla non sarà semplice in gara 2.

Per questo chiediamo aiuto al nostro pubblico, ai nostri amici: invitate, passate parola, condividete sui social… ogni azione è perfetta per portare più gente possibile martedì sera alle 21 al Pala Bubani. Vogliamo la tribuna piena, perché questi ragazzi se la meritano davvero.

Tabellini

Rimini:

Tonini 1, Conti, Verni 5, Bomba 18, De Martino, Vaccari 8, Distante 7, Del turco 13, All. Mirtello

Faenza: Troni 26, Santo 17, Casali 4, Capelli, Dal Monte, Catani, Pantani 8, Polloni, Morsiani 4, Bombardini 6, Villa 2, Fabbri. All. Saragoni

Parziali 18/12 12/16 11/25 22/14

Arbitri: Marinelli e Vannucci.