Continua per Faenza il digiuno casalingo, e come successo con Rimini, anche in gara 2 dei quarti di finale i ragazzi di Saragoni non chiudono il conto con Sant’Agata e rimandano a domani sera il verdetto stagionale per le due squadre: una in semifinale, l’altra in vacanza.

Le cause, se volessimo sintetizzare potrebbero essere la partenza contratta, che ha dato 5 punti di vantaggio agli ospiti nei primi 10 minuti; Faenza fa solo 10 punti e faticando, sia perché S. Agata è partita fortissimo con raddoppi e pressing asfissiante, sia perché la differenza fisica non è stata compensata dai nostri giochi.

Altra nota dolente, il 50% ai liberi, in una gara dove ne tiri quasi 30, è fatto veloce il calcolo: bastava poco di più.

Ma nulla è perduto, anzi. La voglia di fare non manca e domani sera proveremo a ripetere la partita perfetta. Senza nulla da perdere, avendo raggiunto e superato ogni obiettivo stagionale già da tempo, proveremo a divertirci un altra volta come i nostri ragazzi sanno farci divertire. Tutti a S. Agata per le 20, quindi!!

Ma veniamo all’incontro:

Come dicevamo, inizio lento delle due squadre, con tensione palpabile su entrambi i fronti. I quintetti sono ben organizzati e tutti i giocatori vanno a segno, ma il gioco di Faenza è limitato da una difesa avversaria davvero forte. Qualcuno pensa già che non può durare per 40 minuti con quell’intensità, ma dovrà ricredersi perché questa sarà la principale arma di S. Agata per tutta la partita;

Nel secondo quarto il gioco finalmente si innesca, la partita prende il via e Catani alza la voce: 7 punti a fare compagnia a quelli di un grande Villa, e ai primi 4 per Bombardini e Santo e Morsiani.

Per gli ospiti in evidenza Cirillo e Pirazzini, che per tutti i 40 minuti ha messo in difficoltà la difesa Faentina.

22 a 19  e partita aperta, a scacciar via i fantasmi che si vedevano all’orizzonte quando S. Agata piazzava i suoi parziali.

Ripresa dove il reparto lunghi trova un po’ di respiro, ma sono le gite in lunetta che rendono poco, e proseguiamo con degli 1 su 2 che a fine partita si riveleranno fatali. Camorani show per gli ospiti, che ne fa 6 e porta i suoi a 50, ma la rimonta firmata Morsiani e Catani dice parità al trentesimo.

Ultimi 10 minuti, tanti carichi di falli, stanchezza e ancora tanta strada. S. Agata arriva a questo punto con più lucidità, è vero, più gamba, e aumenta il gas in difesa. Faenza fatica ma rimane li, sempre vicina: più uno, meno uno, si va avanti per diversi minuti in questo modo, ma continuare a mettere dentro un libro su due non aiuta il morale. Costruiamo giocate importanti, ma anche gli ospiti non stanno a guardare, mettono tre tiri pesanti con in più la perfezione dalla linea del libero. A tutto questo siamo costretti ad arrenderci, e il 20 a 17 per S. Agata dell’ultimo quarto mette la differenza fra le due squadre, dopo due incontri, a due soli punti.

I 300 spettatori probabilmente avrebbero preferito la vittoria di Faenza, perlomeno buona parte di loro, ma hanno comunque visto una gara combattuta, dove siamo risorti da una morte apparente, e dove abbiamo mancato l’obbiettivo di un soffio. S. Agata ha vinto con merito, proviamo a meritare gara 3.

Molto bravi gli arbitri a sanzionare tutto il possibile, perché ci sarebbe stato altro ma avrebbe creato il caos. Inoltre la tensione in campo era da gestire e non hanno mai perso tranquillità.

Tabellini

Faenza: Troni 15, Santo 10, Casali, Dal Monte 1, Catani 9, Caroli, Pantani, Polloni, Morsiani 14, Ghetti, Bombardini 6, Villa 11. All. Saragoni Ass. Vespignani

S. Agata: Montanari 5, Esposito 5, Valli, Gaddoni, Pirazzini 16, Vignudelli 6, Cirillo 4, Mastrilli 6, Brignani, Baldrati 11, Vistoli 8, Camorani 9. All. Lanzi

Parziali: 10/15 22/19 18/16 17/20

Arbitri: Alessi e Meli